L’asserita maggiore utilità e convenienza per la cliente dell’azione promossa dall’avvocato in luogo di quella per la quale la medesima era stata ammessa al patrocinio a spese dello Stato (nella specie della domanda di adempimento contrattuale in luogo di quella di risarcimento) non esclude la scorrettezza del modus operandi dello stesso che ha utilizzato il patrocinio a spese dello Stato per promuovere un giudizio del tutto diverso, per causa petendi, petitum e personae, da quello per il quale era stato rilasciato il provvedimento di ammissione.

Cass. civ. Sez. Unite, 28/02/2011, n. 4773

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