I genitori hanno l’obbligo di mantenere i propri figli, secondo il disposto di cui all’art. 147 c.c. Tale obbligo grava su entrambi i genitori in senso primario ed integrale, con la conseguenza che, laddove uno di essi, non volesse o non potesse ottemperarvi, l’altro è tenuto a farvi fronte, ricorrendo a tutte le proprie risorse economiche, sfruttando le proprie capacità di lavoro, salvo poi agire contro l’inadempiente per ottenere un contributo proporzionale alle sue condizioni economiche. Ne deriva che l’obbligo degli ascendenti di fornire ai genitori i mezzi necessari per adempiere al loro dovere di mantenimento ha natura sussidiaria, dunque, succedanea e che trova applicazione non già perché uno dei due genitori è inadempiente all’obbligo de quo, ma se ed in quanto l’altro genitore non è in grado di provvedervi. Ciò premesso, nel caso concreto, si è ritenuta corretta la sentenza impugnata laddove aveva ritenuto che la ricorrente non avesse diritto ad ottenere dai nonni paterni, in luogo del padre inadempiente, un assegno per il mantenimento del proprio figlio, dal momento che la stessa, in base alle risultanze probatorie, risultava in grado di assolvere al suo personale dovere di mantenimento.
Cass. civ. Sez. I, 30/09/2010, n. 20509
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