La commissione di un fatto illecito da parte del lavoratore subordinato, con conseguente danno patrimoniale del datore di lavoro, legittima quest’ultimo alla proposizione di un’azione di risarcimento danni. Nell’ipotesi in cui il prestatore abbia agito per il pagamento della retribuzione dovuta, tale azione può essere proposta anche in via riconvenzionale da parte del datore di lavoro, il quale, tuttavia, mentre può eventualmente ottenere la compensazione con i controcrediti del lavoratore, in alcun caso può intendersi titolare del diritto di ottenere dal Giudice una riduzione delle retribuzioni dovute in sede di adeguamento ex art. 36, comma primo, Cost.
Cass. civ. Sez. lavoro, 17/01/2011, n. 896
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