Nel sistema delle norme sulla circolazione stradale l’apprezzamento della velocità, in funzione dell’esigenza di stabilire se essa debba o meno considerarsi eccessiva, deve essere condotto in relazione alle condizioni dei luoghi, della strada e del traffico che vi si svolge senza che assuma decisivo rilievo persino l’eventuale osservanza dei limiti imposti, in via generale, dal codice della strada (nella specie, la Corte ha confermato la decisione del Giudice di Pace, che aveva ritenuto sufficiente il termine di quattro secondi di accensione della luce gialle, rigettando l’opposizione al verbale elevato per violazione dell’art. 146 Cds; a detta del giudice, infatti, tale frazione di tempo era da ritenersi sufficiente per permettere all’automobilista di fermarsi in sicurezza al semaforo, in considerazione della velocità da tenere commisurata allo stato dei luoghi).
Cassazione Civile sez II n. 25769 del 9/12/2009
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