Nascondere gli autovelox è una truffa contro gli automobilisti. Rischia infatti una condanna, oltre al sequestro degli apparecchi, la società che li ha in gestione e che si accorda con l’amministrazione per aumentare il numero dei verbali.
Lo stop alle imboscate arriva dalla Corte di cassazione che, con la sentenza n. 11131 del 13 marzo 2009, ha sottolineato come l’uso degli apparecchi debba essere necessariamente corretto e non finalizzato alle esigenze di cassa dei comuni e delle società private che hanno in appalto il servizio di rilevamento della velocità.
“L’articolo 142 – scrivono i giudici di legittimità – prevede che le postazioni di controllo debbano essere segnalate e ben visibili”. Insomma, le postazioni di controllo devono “sempre essere segnalate con adeguato anticipo e in modo da garantire il tempestivo avvistamento”. [ scarica la sentenza ]
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