Consiglio dei Ministri n. 151 del 01/09/2011

La Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica:

Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, alle ore 10,00 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Ministro Altero Matteoli, a norma dell’art. 8 della legge n.400 del 1988. Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Gianni Letta.

Il Consiglio, appositamente convocato nell’imminente scadenza della delega legislativa conferita al Governo dalla legge n.69 del 2009, ha approvato in via definitiva su proposta del Ministro della giustizia, Nitto Palma, un decreto legislativo che introduce nell’ordinamento disposizioni complementari al codice di procedura civile in materia di riduzione e semplificazione dei procedimenti civili di cognizione che rientrano nell’ambito della giurisdizione ordinaria, in buona parte regolati dalla legislazione speciale, riconducendoli ai tre modelli previsti dallo stesso codice di procedura civile, individuati, rispettivamente,

  • nel rito che disciplina le controversie in materia di rapporti di lavoro,
  • nel rito sommario di cognizione (introdotto dalla medesima legge n. 69 del 2009) e
  • nel rito ordinario di cognizione.

L’evoluzione normativa degli ultimi decenni si era caratterizzata per la estrema proliferazione dei modelli processuali, avvenuta spesso in assenza di un disegno organico ed all’insegna della ricerca di formule procedimentali capaci di assicurare la celerità nella definizione dei giudizi. Questo fenomeno si è rivelato, nel tempo, fattore di disorganizzazione del lavoro giudiziario, unanimemente individuato come una delle cause di disfunzioni dei giudizi civili e di rilevanti difficoltà interpretative per tutti gli operatori del diritto.

Nell’esercizio della delega il Governo attua una chiara inversione di tendenza rispetto al passato, razionalizza e semplifica la normativa processuale introdotta dalla legislazione speciale, raccoglie in un unico testo normativo tutte le disposizioni che disciplinano i procedimenti giudiziari previsti dalle leggi speciali, dando così luogo ad un testo complementare al codice di procedura civile, in sostanziale prosecuzione del Libro IV.

Sul testo sono stati acquisiti i pareri delle Commissioni parlamentari.

Si aggiunge

“Il provvedimento, approvato in via preliminare nella riunione del 9 giugno scorso e oggi in via definitiva, punta a ricondurre, attraverso la razionalizzazione e semplificazione della normativa speciale in materia civile, i 33 riti fin qui in essere ai 3 modelli procedimentali previsti dal codice di procedura civile: rito del lavoro, rito sommario di cognizione e rito ordinario di cognizione.

Eliminate le differenze di regolamentazione non giustificate
da effettive esigenze; uniformati i passaggi procedurali, per consentire una migliore organizzazione del lavoro degli uffici giudiziari; scritte regole più chiare e con terminologia uniforme, per ridurre al minimo i dubbi interpretativi. Dopo oltre cinquant’anni di legislazione priva di disegno organico, è la prima volta che viene attuato un intervento legislativo così vasto all’insegna della semplificazione del sistema processuale civile.” (fonte: giustizia.it )

Schede illustrative (slides)

 

 

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