Il consumatore che acquista a distanza può restituire la merce senza pagare l’indennità per l’uso del prodotto. La Corte di giustizia con la sentenza C-489/07, depositata in data 3/09/2009, rafforza ulteriormente la tutela del consumatore in materia di vendite a distanza.
Il caso è quello di un cittadino che aveva acquistato un computer via Internet e si era trovato a doverlo restituire, dopo otto mesi – quindi nei tempi previsti dal contratto – per il rifiuto dell’azienda di sostituire il monitor difettoso. La società pretendeva un indennizzo per il periodo in cui il Pc era stato utilizzato. Un’indennità d’uso che – come stabilito dalla Corte – è contrario all’articolo 6 della direttiva 97/7/Ce modificata dalla 2005/29/Ce perchè vanifica l’obiettivo stesso della norma, che è quello di compensare lo svantaggio di chi compra una merce senza poterla visionare direttamente.
Un solo limite è posto alla tutela: la buona fede del consumatore e l’ uso che non comporti un arricchimento senza causa. In ogni caso sul cliente non grava alcun onere della prova e la sola incombenza imposta è quella di farsi carico delle spese di spedizione per la restituzione dell’oggetto.
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