Vi è danno biologico, anche in ambito lavoristico, quando la lesione della integrità psico-fisica sia “suscettibile di valutazione medico legale” (art. 13 del D.Lgs. n. 38 del 2000). Il giudice non può pertanto, nel quantificare il pregiudizio subito dal lavoratore per lavoro straordinario usurante, limitarsi al criterio dell’equità, individuando una somma in modo apodditico, ma deve giungere alla determinazione mediante una valutazione medico legale. Tale valutazione può anche essere effettuata dal giudice stesso a condizione che si basi comunque su un fondamento medico legale.

Cass. civ. Sez. lavoro, 08/03/2011, n. 5437

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